Renzetti & Tami: novità nella rosa e orgoglio europeo

Renzetti & Tami: novità nella rosa e orgoglio europeo

Venerdì soleggiato per l’allenamento del FC Lugano in vista della partita di domenica pomeriggio -Cornaredo ore 16- contro il Lucerna. Al termine della seduta il tecnico Pier Tami ha incontrato i giornalisti accompagnato dal presidente Angelo Renzetti il quale ha esordito dicendo: “Era giusto che oggi ci fossi anch’io perché ci sono delle novità. La prima è che la Svizzera, grazie anche ai nostri risultati, potrà partecipare direttamente all’Europa League anche nella stagione 2019-2020. E’ una circostanza che ci fa piacere e ci rende orgogliosi. Per il resto sapete che abbiamo ingaggiato il giovane portiere Baumann. Non è stata una decisione inventata all’ultimo momento. Già dalla scorsa estate ci eravamo interessati a lui, non se n’era fatto niente perché il ragazzo aveva bisogno di giocare e voleva scendere in campo. Nel frattempo l’abbiamo visionato sia nelle partite sia in allenamento. Crediamo in lui e visto che c’erano all’orizzonte anche altri concorrenti abbiamo anticipato l’operazione. Adesso abbiamo questi mesi di tempo per un’ulteriore valutazione e poi decideremo se fare l’investimento in modo completo e senza patemi d’animo. La terza notizia è che desideriamo riportare subito a Lugano Abedini che era in prestito al Chiasso. E’ un ragazzo nel quale crediamo molto, che ha fatto bene, è cresciuto e vogliamo dargli l’opportunità di giocare se si presenterà l’opportunità, visto che abbiamo anche degli infortuni. A livello di problematiche della squadra, c’è l’infortunio alla caviglia per Bottani che ci priverà del ragazzo per almeno un mese.”

-Al presidente viene ancora chiesto che tipo di portiere sia Baumann.

“Non è che lo conosca bene ma dalle relazioni che abbiamo ricevuto, al di là della fisicità,  della giovane età e dell’esuberanza, è bravo anche con i piedi e nelle palle basse. Portieri con quel fisico possono avere qualche problema, lui invece da quanto visto dal nostro osservatore è a posto anche sotto quell’aspetto”.

-La prima domanda a Pier Tami riguarda il nuovo portiere: giocherà da subito?

“Penso che abbia già risposto il presidente. E’ un portiere per il futuro, lo abbiamo già in casa e lo valutiamo settimanalmente come gli altri giocatori. So che è nel giro della nazionale U21 ma non lo conosco, lasciamogli il tempo di integrarsi, senza mettergli eccessiva pressione. Questi mesi saranno importanti per lui e per noi.”.

-A parte Bottani che mancherà?

“L’infortunio di Guidotti sta andando più per le lunghe di quanto previsto, Manicone dovrebbe riprendere con la squadra la prossima settimana. Gi altri, Bottani a parte, sono tutti a disposizione. Spero che l’assenza di Mattia non pesi troppo per la squadra. La prima cosa a cui penso è a lui: stava facendo bene e lo vedevo molto convinto. Anch’io l’ho definito un “nuovo Mattia” perché era molto determinato. Prima c’è il fattore umano e si pensa a lui, per il resto abbiamo elementi per sopperire alla sua assenza e dobbiamo farlo. Veniamo da tre sconfitte nelle quali abbiamo giocato sotto ai nostri livelli. La partita di domenica con il Lucerna è importante, ancora più dei tre punti in palio, per vedere di ritrovare i valori che erano nostri e che per tante ragioni abbiamo un po’ perso”.

-Avrete un assetto tattico differente vista l’assenza di Bottani?

“Giocheremo come sempre in undici. Il modulo era l’ultimo dei problemi nelle ultime partite, non voglio neanche parlare di assetto tattico. Abbiamo lavorato e parlato tanto con i ragazzi degli errori fatti. Sono fiducioso in chi scenderà in campo. Non dobbiamo dimenticarci dei fondamentali di una partita di calcio che partono dai duelli, dall’uno contro uno, dall’attitudine di ogni elemento.”

-Junior si è allenato regolarmente questa settimana?

“Sì e si è allenato anche bene. Sono molto contento di come l’ho visto in questi giorni.”

-I due vostri portieri come hanno reagito all’arrivo di Baumann, è già un momento difficile per loro, può essere uno stimolo ma anche un ulteriore colpo al morale?

“L’ho già detto l’altra volta e l’ho ribadito al presidente: aumentiamo la competitività interna. Se poi  qualcuno si spaventa per la concorrenza sta facendo il mestiere sbagliato. Secondo me David e Jöel hanno reagito nel modo giusto, hanno accolto bene il nuovo venuto e hanno continuato a lavorare. Poi una risposta a questa domanda arriverà dal tempo. Mi aspetto che reagiscano da professionisti. Siamo una squadra e tutti devono dare il loro meglio. Le gerarchie sono fatte anche per essere ribaltate. Io non ho ancora accantonato l’idea di vedere in campo Guidotti e Manicone, non è l’età che conta ma le dimostrazioni pratiche in settimana e il giorno della partita”.

-Avete posto grande accento sulla partita contro il Lucerna e se va male cosa significherebbe?

“Che loro avrebbero non tre ma sei punti di vantaggio su di noi. Abbiamo davanti un mese di aprile dove si disputeranno sei partite, sono contento che si giochi con questi ritmi. Sarà un mese decisivo per tutto, soprattutto per raggiungere il nostro primo obiettivo. Tornando a domenica quello che potrebbe cambiare tanto è la prestazione. Lo so che tutti i punti sono importanti ma mi interessa vedere che la squadra abbia ritrovato aggressività, determinazione e compattezza doti che  in passato a lungo abbiamo mostrato.”

-Come ha detto il presidente è merito del Lugano se in Europa la Svizzera ha mantenuto un posto dignitoso?

 “La stampa svizzero tedesca ci aveva un po’ massacrato quando il Lugano si era qualificato per l’Europa League, ci avevano mancato  di rispetto:   avevano detto e scritto che non avremmo fatto nemmeno un punto. Non sottovaluterei quello che ha detto il presidente: la Svizzera rimane nei primi 12 posti del ranking UEFA:  dei 6000 punti ottenuti il Basilea ne ha conquistati  3800 e noi ne abbiamo portati 1200 come lo Young Boys. Mi piacerebbe che questa circostanza fosse messa in risalto perché anche dall’altra parte dal Gottardo devono vedere quello che il Lugano ha già fatto. Siamo stati zitti allora ma è giusto rispondere oggi”.

-Siete reduci da tre sconfitte consecutive, all’andata ce n’erano state cinque. Ci sono analogie con quel momento?

“No, è una situazione completamente diversa. Non ha niente a che vedere con l’andata.  Si guarda sempre di numero di vittorie o sconfitte consecutive, io parlo spesso di continuità delle prestazioni. Poi puoi giocare bene e perdere un match. Anche le ultime sconfitte sono state diverse l’una dall’altra. Ci conosciamo meglio di allora e so quali sono i nostri pregi e difetti e so che abbiamo dei valori. Adesso bisogna concentrarsi su quello che noi possiamo fare meglio  al di là dell’avversario, il Lucerna che è una delle squadre più in forma del campionato. Sta dimostrando una solidarietà, un’aggressività e una solidità fuori dal comune. Ma hanno anche qualità: non è il nuovo acquisto che hanno fatto in gennaio che ha cambiato il volto della squadra, é  cambiato tutto l’atteggiamento ma certo il georgiano Gvilia è un ottimo elemento.”

Foto archivio: Ti Press

 

 

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