Mihajlovic e Crnigoj: una squadra che ha fame

La tradizionale conferenza stampa è stata organizzata venerdì sul mezzogiorno, prima dell’allenamento pomeridiano della squadra. Davanti ai giornalisti si sono presentati i giocatori Mihajlovic e Crnigoj. Di seguito domande e risposte.

-A Dragan Mihajlovic vorrei chiedere: domenica affrontate il Thun una squadra che sta facendo bene nonostante i problemi finanziari che ha avuto e l’annunciata partenza a giugno dell’allenatore. Sei stupito dei risultati della squadra bernese che sembra riuscire ad allontanarsi dalla zona retrocessione?

“Stupito no perché  sono una squadra quadrata che gioca un calcio semplice: un 4-4-2 classico con due attaccanti che vanno a lottare. Credo che le loro qualità rispecchino la loro classifica”.

-Se c’è un uomo da tenere d’occhio è Matteo Tosetti uno degli assist-man più in forma del momento?

Mihajlovic: “Sì toccherà probabilmente a me marcarlo. Vediamo: speriamo di controllarlo bene. Comunque credo che anche Rapp sia un uomo molto pericoloso. Diciamo che loro due sono tra coloro che possono fare la differenza”.

Crnigoj: “Sicuramente Tosetti è un elemento molto pericoloso. Sul sintetico di Thun abbiamo sempre incontrato difficoltà. Anche l’orario  è un po’ difficile, speriamo di fare bene”.

-Tramezzani ti sta dando fiducia e ti ripropone titolare da diverse partite. Come ti trovi a occupare quella zona di campo sulla fascia ma anche con un occhio difensivo?

Crnigoj: “Mi sento benissimo. Ringrazio il mister per tutto quello che sta facendo per me. Mi sono preparato bene e sto ottimamente. Cerco di interpretare al meglio il ruolo che mi viene affidato in campo e per adesso mi pare di farlo bene. Speriamo di continuare così.”

-Cosa ti chiede il mister?

“Di essere spontaneo e rilassato, di fare le cose semplici. Sto cercando di farlo e sta andando tutto bene.”

-Rispetto all’anno scorso tiri meno in porta come mai?

“Sicuramente. Però è da cinque partite che sono titolare dall’inizio, prima giocavo a sprazzi e non era facile segnare.  L’anno scorso nella fase iniziale con Zeman giocavo di più e ho sfruttato le opportunità. Adesso con la continuità arriveranno anche i tiri e speriamo qualche gol”.

-Per le tue caratteristiche è meglio giocare da centrale di centrocampo o più in avanti a fianco delle punte?

“Mi piacciono tutti e due i ruoli. Come attaccante esterno aiuto molto a coprire in difesa e corro tanto e forse poi mi manca qualcosina in attacco.”.

-Mihajlovic: sei nato attaccante e stai andando sempre più indietro sul campo. Rispetto a Bellinzona quando dicevano che avevi poca continuità, quest’anno da terzino sei sempre stato su un ottimo standard di rendimento. E’ questo allora il tuo ruolo?

“A quanto pare sì, perché davanti  non riuscivo a fare le cose con continuità. Magari facevo il numero, saltando l’uomo, poi in una partita facevo un assist, nell’altra giocavo peggio. Mi mancavano i gol. Tornare indietro mi ha fatto bene. Vedo bene il  campo davanti a me. Trovo le giocate più facilmente.”

-Il presidente  Renzetti la settimana scorsa ha dichiarato per la prima volta che, a parte i vari Alioski e Golemic, tu Dragan sarai un pezzo forte del prossimo mercato.

“Mi fa piacere, vuol dire che il mio lavoro si  vede anche all’esterno. Spero di continuare a far bene, senza pensare a questo.  Il presidente sta spendendo belle parole nei miei confronti ed é una cosa che fa piacere. Spero di non deludere lui e i tifosi”.

-Anche tu come altri giocatori che venivano dalla Challenge League non hai sofferto del salto in Super League. Si dice sempre che c’è un abisso tra le due categorie, ti rendi conto di questo?

“Secondo me non c’è un abisso. C’è un abisso magari nella mentalità di certi giocatori in Challenge League e di certi in SL. Ho visto tanti  elementi in CL che non avevano la mentalità per giocare nella categoria superiore. Questo fa la differenza. Ma ho visto anche giocatori che non c’entrano niente con la serie B  e che potrebbero giocare tranquillamente in Super League. Penso sia una questione di carattere, di mentalità e soprattutto spetta al giocatore di far vedere che vale più della categoria nella quale gioca.”

-E’ un Lugano che ha fame. Con molti giocatori che vogliono farsi un nome e cercare il contratto che ti cambia la vita. E’ questa la forza della squadra?

Mihajlovic: “Penso di sì. Venendo da Chiasso ho visto la fame che i ragazzi hanno qui a Lugano ed è impressionante. Tutti vengono all’allenamento prima del tempo, si allenano un po’ di più. Ad esempio Crnigoj, che non conoscevo anche se abbiamo lo stesso procuratore, mi ha impressionato per la giovane età e la personalità che ha. Credo che ragazzi così nel calcio faranno tanta strada.”

-Il Lugano arriva da quattro risultati utili consecutivi, cosa ha in più rispetto alla seconda parte del girone di andata?

Mihajlovic: “Credo che abbiamo fatto un periodo allora nel quale si sono persi giocatori importanti  e abbiamo fatto partite con un modulo diverso, abbiamo buttato dentro un po’ di confusione nel lavoro fatto fino a quel momento. C’è mancata la continuità nell’avere una squadra-tipo che potesse continuare a fare un certo tipo di gioco. Adesso stiamo lavorando bene su questo 4-3-3 e con tutti i giocatori a disposizione siamo veramente una rosa competitiva”.

-Domen, per te questo è un bel momento e anche importante perché dovrai discutere il rinnovo. Come vivi questa cosa?

“Ho voglia di giocare e  adesso i minuti mi vengono dati e li sto sfruttando. Non vedo l’ora di scendere in campo ogni settimana e alla fine ci  metteremo al tavolo e vedremo il da farsi”.

-Giocare sul sintetico è un grande cambiamento, giocate volentieri?

Crnigoj: “Per me è meglio giocare sull’erba naturale. La palla ha i suoi rimbalzi. Sul sintetico il pallone è molto veloce.  Proveremo adesso due allenamenti per abituarci.  A Thun inoltre bagnano il campo e la palla è ancora più veloce. Sicuramente sul sintetico poi alla una, quando è bel tempo,  il campo è molto caldo e la respirazione è più difficile”.

-I vostri compagni di squadra che giocano poco: Mizrachi, Ponce, Ceeasy, Vecsei come vivono il momento?

Mihajlovic: “Con grande professionalità. Sono ragazzi che si impegnano tantissimo e sicuramente avranno la loro chance perché il mister prima o poi da a tutti un’opportunità. Il calcio è così bisogna sfruttare ogni piccola chance che ti viene data. Mi auguro che anche loro, come ha fatto ad  esempio Ofir a Vaduz, quando entrano possano fare la differenza”.

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