Manzo: vorrei ancora più pubblico a Cornaredo

Grande  soddisfazione nel clan bianconero a fine partita. Il presidente Renzetti, che  prima del match  aveva confidato agli amici di prevedere una chiara vittoria, sprizza legittima gioia ed è complimentato da decine di persone. Quanto a mister Manzo, dopo essere rientrato negli spogliatoi per felicitarsi in prima persona con tutti i giocatori sia quelli che hanno giocato sia gli altri, si presenta ai giornalisti. Gli chiedono se sia soddisfatto della vittoria e del secondo posto a parti merito con YB e Lucerna.

“Io ho un obiettivo che era e rimane quello della salvezza. Poi tutto ciò che arriverà in più sarà  a favore dei ragazzi e della società. Credo che il discorso punteggio in classifica (+8 sull’ultima) aiuti nel morale. Ma ancora di più  sono le prestazioni che danno consapevolezza di potercela giocare con tutti. Però è molto importante tenere un  profilo basso come stiamo facendo perché siamo una squadra che se lavoriamo da squadra diventiamo importante, se agiamo da singoli andremo sicuramente in difficoltà.”

-L’unico problema è che create molte occasioni e non le sfruttate tutte.

“Prima c’era Alioski, poi sono arrivati  Rosseti e più tardi Aguirre. Ragazzi che devono avere tempo di conoscersi, di capire se uno vuole la palla addosso o in corsa. Ci vuole del tempo per amalgamare al meglio il reparto offensivo. Mentre tra i centrocampisti avevamo solo Mariani da inserire: lui si sta dimostrando molto intelligente ed ha reso facile l’amalgama con i compagni. E’ solo una questione di tempo: sono tutti ragazzi compresi Ponce, Mizrachi e Ceesay che hanno bisogno un po’ per conoscersi.”

-Adesso vi attende la delicata partita di Thun

“Pur avendo giocato due giorni dopo dovremo essere capaci di  affrontare l’avversario in modo intelligente, soffrendo il meno possibile. Se poi capita, come finora è sempre successo, di avere delle opportunità dovremo essere bravi a sfruttarle.”

-Farà qualche cambiamento nella squadra visto il poco tempo di recupero?

“Non lo so. Domani mattina quando ci vedremo faremo il punto sulle condizioni psico fisiche di tutti. E da lì si tireranno le somme. So di avere, oltre agli undici che hanno giocato oggi, altri giocatori validi che possono scendere in campo al posto di chi ha iniziato la gara con il GC”.

-Cosa pensa del fatto che all’inizio era ad interim?

“Nel calcio ogni allenatore è sempre ad interim. Bastano due partite perse per rimettere tutto in discussione. Sto sereno, lavoriamo e dico una cosa sola: se il pubblico venisse a Cornaredo ancora più numeroso di questa sera mi farebbe piacere perché nei momenti di difficoltà ci hanno aiutato. Vorrei vedere ancora più gente perché questa squadra merita e il pubblico deve essere la nostra forza.”

-Cominci a sentirti un po’ un personaggio?

“Sono un…manzo figuratevi se posso essere un personaggio. Sono sempre Andrea e rimarrò Andrea. Il calcio è un gioco che va preso con una  professionalità ma alla fine è un gioco. Un giorno sei bravo e un altro dicono che non capisci nulla. Penso solo a lavorare con i ragazzi e ad andare a fare le nostre partite domenica dopo domenica.”.

-Non hai paura che i giocatori si possano montare un po’ la testa?

” Credo che tutti abbiamo l’intelligenza di capire che non abbiamo fatto niente. Abbiamo un obiettivo che è la salvezza. Lo ripeto continuamente e i ragazzi lo sanno: pensiamo a salvarci.” 

 

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