Andrea Manzo: il lavoro paga sempre

Al termine dell’allenamento di venerdì mattina il tecnico bianconero Andrea Manzo si è intrattenuto come al solito con i giornalisti. “La sfida di Basilea è stimolante. Ci sono tutti i presupposti per andar lì e cercare di fare le cose bene. Con una certa attenzione tattica e se mi posso permettere anche con una certa spavalderia perché è una partita nella quale c’è da giocare con i giusti accorgimenti tattici e con un briciolo di incoscienza che a volte è quella che ti porta a fare le cose migliori.”

-E’ una di quelle partite nelle quali hai una sorta di bonus e ti puoi permettere qualche esperimento?

“Perché dovrei giocarmi bonus. Per me tutte le partite sono uguali. Dobbiamo fare la nostra parte. E’ sintomo di maturità della squadra: se andiamo in campo pensando che non ci siano possibilità non è nel mio dna. Rispetto l’avversario, come tutti. Anche sabato contro una squadra di Seconda inter: va rispettata. L’insidia è dietro l’angolo con qualsiasi avversario giochi.”

-L’impostazione tattica e l’atteggiamento contro i campioni svizzeri saranno diversi?

“La nostra è la solita squadra e il Basilea gioca come gioca. Dovremo stare attenti ad alcuni loro giocatori che sono bravi nell’uno contro uno e dovremo essere capaci di raddoppiare. E’ logico è un match che devi metter sono l’aspetto del sacrificio. Ma l’abbiamo già fatto mercoledì contro il Sion. Per adesso alla squadra non posso imputare niente di cose che avevamo detto e non abbiamo fatto. Siamo stati bravi in certe situazioni in altre abbiamo effettuato qualche disimpegno errato ma questo ci nel calcio ci sta. Il Basilea scende in campo in undici come noi e anch’io credo di avere elementi che possono creare problemi agli avversarsi.”

-Rosseti farà il suo esordio al St. Jakob Park?

“Vediamo. In settimana l’ho provato un po’ più degli altri. Ma deciderò domani. Il cervello deve rivalutare tutto quanto fatto in settimana e poi vado anche ad istinto. Il giovane mi ha confermato alcune qualità. E’ molto bravo nell’0attaccare lo spazio e si presta per un certo tipo di gioco. Deve lavorare come tutti. Sarei imprudente se dopo una settimana dicessi tutto bene o tutto meno bene. Si impegna, lavora ed è in sintonia con la squadra.”

-Lui ha detto che l’hai convinto tu a venire a Lugano?

“Come a tutti i ragazzi io ripeto che per loro oggi come oggi Lugano è una chance interessante. Entrano in un gruppo sano e si possono quindi esprimere nel migliore dei modi (sei supportato e non criticato). Io cerco di dare le mie conoscenze e di insegnare quello che ho imparato nella mia carriera e gli spiego le cose normali. Non si inventa nulla nel calcio. Cerco di essere realista e di dare a ognuno i miglioramenti nelle cose che fanno meno bene e ulteriore supporto nei gesti e nelle qualità che hanno nel loro dna. Avrei piacere che domani Rosseti e anche gli altri posso andare a vederli in una grande squadra.”

“Nel mio passato qualcosa calcisticamente ho sbagliato. Cerco quindi ai ragazzi di far fare meno errori possibili. Dandogli quello che magari io non ho avuto. Fargli capire che devono commettere meno errori possibili nella vita e in campo.”

-L’arrivo Aguirre non romperà gli equilibri in attacco?

“Due settimane fa si diceva che non avevamo punte e abbiamo dovuto optare per Bottani falso nuove e per Ofir Mizrachi punta centrale. Adesso non avremo più questo tipo di problemi. Meglio l’abbondanza che la carestia. Dovrò pensare a far coesistere tutti e  che siano disponibili al momento della chiamata. La competitività in un gruppo è un’arma molto efficace se tutti quanti remano dalla stessa parte. Ci penserà il gruppo a far capire a chi eventualmente sbaglia”.

-Ponce e Rosseti possono esistere?

“Ponce è un uomo da area di rigore. Da qualsiasi posizione è bravo nel colpire in direzione della porta; é forse meno portato sotto l’aspetto della manovra. Rosseti ha caratteristiche di giocare di più e bravo se è a 20 o 30 metri dalla porta a inserirsi. Possono anche giocare assieme, ma dovrebbero fare un certo tipo di lavoro che proveremo in allenamento.”

Proverai varianti tattiche?

“Adesso ho la rosa a disposizione e lavorerò sulle varie soluzioni. Anche dal profilo tattico si potranno provare alternative.”

-Studi tu gli avversari?

“Ho la fortuna di avere chi fa questo tipo di lavoro. Ho uno staff eccezionale. Devo ringraziare chi collabora con me, loro sanno chi sono. Mi semplificano il lavoro. Ogni giorno ci confrontiamo e discutiamo di cosa, come, quando e perché. Quanto al presidente sta facendo grossi sacrifici per creare una squadra competitiva e lo ringrazio per questo. La squadra sta avendo una fisionomia molto interessante. Ma anche quelli dell’anno scorso erano giocatori di qualità e lo stanno dimostrando. I ragazzi stanno facendo veramente un grande lavoro. Non abbiamo ancora fatto niente: dobbiamo cercare di crescere sfruttando le nostre qualità. La riga -come dice il pres. Renzetti- si tira alla fine. Sono comunque molto contento di avere il gruppo che ho.”

 

 

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